Antropocene Working Type è il risultato del corso di Basic Type Design, alla Cfp Bauer di Milano. Una collezione di caratteri tipografici digitali Open-type, come medium tramite il quale indagare il presente e ragionare sul futuro. La collezione fa leva sullo straniamento prodotto dall’indecifrabilità di forme che invece di essere utilitarie e accessibili, si rivelano complesse e respingenti. Non si rivelano al primo sguardo ma hanno bisogno di un tempo di assimilazione più ampio.
In questo tentativo didattico le forme delle lettere rivendicano il loro essere astratte, dichiarano ciò che sono sempre state: una convenzione (un’invenzione) umana. La più elementare delle tecnologie, accordo e standard di trasmissione.
La selezione di caratteri digitali sviluppata dagli studenti partecipanti, propone forme inedite e configurazioni a cui, banalmente, non siamo abituati e perciò illeggibili. Si presentano come successioni e combinazioni di segni, composti e progettati velocemente. Prototipati, Non finiti. La collezione composta da frammenti di segni tipografici che interpretano, ipotizzano e danno forma a ciò che ancora non conosciamo e per questo risulta come dichiaratamente non completa. Incerta. Work in progress. Sketch digitale. Tracce abbozzate di forme come note personali e intime per il futuro. 12 font digitali, rilasciati on-line ad uso degli utenti. Downlodabili. Utilizzabili. migliorabili, ma anche “peggiorabili” (degradabili).
Obiettivo del corso è stato quello di prendere le distanze dalla semplificazione di stampo modernista, non prima di appropriarci in maniera opportunistica di alcuni meccanismi, sabotandone però gli intenti che vorrebbero questo procedimento progettuale come logico e funzionale, respingendo al mittente il meccanismo utilitario —integrato— della tipografia, trasformandosi in pratica apocalittica.